Alle ore diciannove Luca inforcava la bicicletta per rincasare. Aveva girato
tutto il pomeriggio tra i rottami del vecchio autobus con Rita, Lucia e Marco.
Se n'erano stati a cincischiare e a giocare con un vecchio accendino e con
un coltellino Opinel. Si erano chiesti l'un l'altro, tra maschi: "Hai mai visto una donna nuda? Dal vivo, intendo? E non tua madre o tua sorella, ovvio".
" E voi due l'avete mai visto un uomo nudo?" aveva chiesto poi Marco, audace.
Luca aveva fumato cinque sigarette, roba da mal di testa. Avevano giocato nell'aria umida della campagna, vicino ai roveti, seduti dentro la carcassa dell'autobus. Dove c'erano state le file di sedili, nel grande abitacolo, ora c'erano vecchi giornali sbiaditi e un seminato di sigarette spente.
A qualche isolato di distanza Veronica, la mamma di Luca, era già giunta a casa. Stanca dell'ufficio ed esausta della lezione di Rotex, si affaccendava col borsone da allenamento mentre il trucco sul viso continuava a disfarsi. La carnagione color UV però resisteva.